“La scoperta dell’alba”: piccola rivelazione italiana

La scoperta dell’alba (Italia, 2012) di Susanna Nicchiarelli con Margherita Buy, Sergio Rubini, Susanna Nicchiarelli, Lino Guanciale, Sara Fabiano, Anita Cappucci, Gabriele Spinelli, Renato Carpentieri, Lina Sastri.

Sceneggiatura di Susanna Nicchiarelli e Michele Pellegrini, tratta dall’omonimo romanzo di Walter Veltroni

Fantastico/Drammatico, 1h32’, distribuito da Fandango, in uscita il 10 gennaio 2012

Voto: 7 su 10

Una piacevole sorpresa. Susanna Nicchiarelli firma un film autentico, fuori dagli schemi canonici del cinema italiano e lo fa con un garbo e una spensieratezza tali da stupire lo spettatore e far ricredere anche il critico più prevenuto. thumb_notizieLa prima cosa da apprezzare ne “La scoperta dell’alba” è il coraggio di lavorare su un mix di generi difficili, quali il fantastico e il dramma, un fantadrama, per i fanatici dei neologismi. La storia, infatti, pur rimanendo fortemente ancorata a toni realistici, con un background storico importante come quello degli anni di piombo, ha il suo catalizzatore in un elemento di pura fantasia: un vecchio telefono, dimenticato nella casa a mare della famiglia Astengo, capace di fare da ponte temporale fra il 1981 e il 2011. Glissiamo volontariamente sui particolari della trama, da gustare senza spoiler, per mettere in luce il secondo pregio del film: nella sua umiltà, nel suo essere senza pretese, coinvolge il pubblico in un viaggio prima temporale e poi introspettivo fino a renderlo partecipe di una rivelazione che cambierà per sempre il destino della protagonista, costretta a porsi una domanda importante, dallo spirito socialmente e universalmente condiviso: chi sono i nostro genitori? Che scelteDSC_3422 hanno fatto nella loro vita? C’è qualcosa che i figli non sanno del loro passato? La Nicchiarelli (laureata in filosofia e diplomata in regia al Centro Sperimentale di Cinematografia) ri-scrive con piglio avvincente e sicuro il soggetto dell’omonimo libro di Walter Veltroni, e gira con uno stile personale e raffinato, attento ai particolari, alla recitazione di ciascun personaggio, alla scelta di ottime musiche (a cura del gruppo “Gatto ciliegia contro il grande freddo”). Consigliato a chi vuole concedersi un diversivo, ponendo fiducia al nostro cinema.

Andrea Ozza

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