Billy Elliot: il più bel musical del Sistina

BILLY ELLIOT
testi e libretto di Lee Hall dal film di Stephen Daldry
musiche di Elton John
regia, traduzione e adattamento di Massimo Romeo Piparo
Una produzione Peep Arrow Entertainment e Il Sistina

Voto: 10 su 10

L’eccellenza. Non c’è che dire. 30 artisti sul palco, uno più bravo dell’altro, per un musical, Billy Elliot, che ha un titolo di così forte richiamo da potersi permettere di reclutare solo i giusti talenti, svincolandosi dal vizioso meccanismo dei “nomi” da cartellone. Ed è subito vittoria, ed è subito qualità. Un esempio per chi sostiene che fare un buon musical è fare un buon cast. Massimo Romeo Piparo fa ottime scelte, non si risparmia nella produzione, che oltre ad annoverare tanti attori, contempla un’orchestra dal vivo (bravissimi tutti i musicisti), un impianto scenografico ricco e, possiamo dirlo, in stile Broadway, un disegno luci davvero funzionale.
E che dire dei piccoli talenti che si divertono sul palco e divertono, a loro volta, la platea: comeeliot-ANTONIO-AGOSTINI-3754 sanno essere spontanei e al contempo precisi, professionali, questi ragazzi. Alessandro Frola è un Billy Elliot disilluso, disincantato, adultizzato come è giusto che sia il personaggio: misurato, bella voce, ottimi movimenti scenici. Per non parlare dello spumeggiante Christian Roberto (classe 2001!), contagioso nella sua energia e nella sua simpatia, attore-ballerino-cantante incredibilimente maturo e padrone del mestiere, un portento che farà grande strada nello spettacolo, glielo auguriamo di cuore. Ed estendiamo l’augurio a tutti gli altri artisti, piccoli e grandi, ringraziandoli della loro generosità.
eliotLa storia è nota a molti, perché il film ha emozionato tutto il mondo: e questa promessa d’emozione la mantiene anche la versione teatrale, per certi versi più completa, da un punto di vista drammaturgico, di motivazioni dei personaggi, di background storico, di ricchezza, complessità e profondità. Forse un po’ troppo lungo, qualche parte poteva essere asciugata ma… la bravura degli interpreti regna sovrana e fa superare l’impegnativa durata di tre ore di spettacolo. Del resto è un mega-spettacolo, che vi invitiamo a non ignorare, ad andare a vedere come esperienza rara di buon intrattenimento. Viene davvero spontaneo premiare l’arte, quando raggiunge questi livelli, se non altro per ricambiare ciò che sa regalare.
Andrea Ozza

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