“Bianca come il latte, rossa come il sangue”, tutti i colori dell’adolescenza

Bianca come il latte, rossa come il sangue (Italia, 2013) di Giacomo Campiotti con Filippo Scicchitano, Aurora Ruffino, Gaia Weiss, Luca Argentero, Flavio Insinna, Cecilia Dazzi, Eugenio Franceschini, Romolo Guerreri, Valerie Sibilia

Sceneggiatura di Fabio Bonifacci e Alessandro D’Avenia, dal romanzo “Bianca come il latte, rossa come il sangue” di Alessandro D’Avenia (Mondadori)

Drammatico, 1h 42’, 01 Distribution, in uscita il 4 aprile 2013

Voto D’Errico: 7½ su 10

Voto Ozza: 8 su 10

È molto facile parlar male di un film dal target specificamente adolescenziale, trasposizione attesa a grande richiesta dell’omonimo best seller di Alessandro D’Avenia, insegnante palermitano che, dai banchi di scuola, ha attinto con garbo per la sua storia d’amore e morte tra la gioventù sognante di oggi.

Bianca-come-il-latte-rossa-come-il-sangue-245x350Leo (Filippo Scicchitano) ha sedici anni e una voglia matta di conquistare Beatrice (Gaia Weiss), amabile coetanea dalla rossa chioma, il colore del sangue e della vita che lui tanto rincorre; quella vita che spesso è bianca, vuota di emozione, pesante di noia e di dolore, inutile. Tra una partita a calcetto e il supporto fedele di Silvia (Aurora Ruffino), l’amica di sempre, Leo troverà il coraggio di intercettare lo sguardo della sua bella durante un’avventurosa incursione in una sala cinematografica. Ma passano i giorni, e di Beatrice nessuna notizia; scopre che è malata, che un male oscuro le ha avvelenato il sangue e costretta in un letto d’ospedale. Di fronte alla sua sofferenza, Leo imparerà a crescere e a misurarsi con un mondo che non conosce, anche con l’aiuto di un professore (Luca Argentero) che non disdegna l’arte del sogno.

Non è un film perfetto Bianca come il latte, rossa come il sangue, il ritorno di Giacomo Campiotti alla regia per il grande schermo dopo otto anni d’assenza (ma con un fortunatissimo trascorso televisivo recente), ha anzi molti difetti, primo fra tutti una visione d’insieme eccessivamente edulcorata dell’universo giovanile odierno, probabile dazio dovuto alla committenza targata Lux Vide, corazzata storica in ambito di produzioni religiose.

Filippo ScicchitanoAllo stesso modo, stupisce il ridimensionamento del coraggioso afflato spirituale del romanzo, presente nella sceneggiatura dell’abile Fabio Bonifacci e dello stesso D’Avenia in dosi ben più caute, forse per non respingere troppo quel pubblico di ragazzi a cui il film fortemente si rivolge.

Eppure ci sono anche tanti, insostituibili meriti: una vitalità di racconto che si insinua candida nell’intera durata, una franchezza espositiva di trascinante trasporto empatico (con la complice partecipazione delle canzoni dei Modà, congeniali in tutto e per tutto all’operazione), una voglia contagiosa di offrire un ritratto schietto e profondamente bello dei ragazzi di oggi, con tutte le paure e i sogni di un’età dai mille tumulti.

bianca-come-il-latte-rossa-come-il-sangue-film-566561Il percorso di formazione del protagonista è reso ancor più emozionante dalla travolgente interpretazione di Filippo Scicchitano, modi naturali e sorriso disarmante, capace di inondare la storia di un corteggiamento e l’affetto del sostegno di una energia irresponsabile quasi mitica.

Poco importa di scivoloni patetici e del furbo lavoro di packaging quando ci si ritrova storditi dal calore e dai colori dell’adolescenza più sana; riflessioni tutt’altro che banali, in un film confezionato al meglio, ben pensato e mai insincero.

Giuseppe D’Errico

Lodevole il coraggio di affrontare una tematica così importante e attuale in un film confezionato in modo più che dignitoso per gli adolescenti. Qualche scivolone di stile c’è (nel cinema dove si incontrano i due innamorati viene proiettata la “Cenerentola” televisiva di casa Lux, produttrice anche di questo film), qualche piccola sbavatura anche, ma il contenuto e la sensibilità con cui è stata trattata la Leucemia (con tanto di patrocinio dell’A.D.M.O.), rendono questa pellicola un piccolo gioiellino, con Scicchitano, su tutti, che brilla di luce propria e conferma di essere davvero un promettente attore.

Andrea Ozza

One Response to “Bianca come il latte, rossa come il sangue”, tutti i colori dell’adolescenza

  1. booo ha detto:

    molto bella questa critica. Carina la riflessione sulla Lux video (hahaha).
    Sicuramente un film da vedere!!!!!

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